Non necessariamente la persona che si rivolge ad un Avvocato deve finire "avvinghiato per anni nelle maglie della giustizia" e promuovere una causa, come erroneamente si è portati a pensare per comune sentire! L'Avvocato, anzitutto, deve fornire al Cliente un approfondito e chiaro inquadramento della problematica del caso di specie, in maniera accurata ma assolutamente comprensibile all'interlocutore, illustrandogli tutte le "vie" percorribili alla soluzione del suo caso.
Deve, quindi, informarlo adeguatamente sulle opportunità stragiudiziali eventualmente esistenti, al fine di arrivare in breve tempo e con costi decisamente inferiori al risultato utile voluto dal Cliente.
Oggi più che mai, vista la "lentezza" del sistema giudiziario, i costi esorbitanti che lo Stato sta periodicamente facendo lievitare e l'aleatorietà, comunque, del risultato, senza trascurare il "trauma emotivo" - non sostenibile per alcuni - che comporta un annoso procedimento giudiziario, è consigliabile trovare una soluzione alternativa al ricorso alle vie giudiziarie, nell'interesse del Cliente.
Esistono, infatti, molteplici soluzioni alternative, a seconda del caso specifico, quali la Mediazione, la Negoziazione Assistita, la Transazione e l'Accordo Stragiudiziale, troppo spesso sottovalutati e che l'Avvocato ha il dovere di illustrare al proprio assistito, fornendogli tutti i relativi dettagli, vantaggi e svantaggi, rischi eventuali e conseguenze prevedibili, per concordare con questi la migliore strategia difensiva nel suo migliore interesse.
Pertanto, il ricorso alle vie giudiziarie, alle volte indispensabile, dovrebbe rappresentare l'estrema ratio, l'ultima soluzione da tentare, quando non esistano altre oggettivamente percorribili o quando quelle ulteriori non abbiano sortito un esito soddisfacente per il Cliente ovvero quando rappresenta lo strumento necessario per ottenere determinati esiti.